Cerro Torre! Una cumbre sognata e arrivata
Cerro torre! Una cumbre sognata e arrivata inaspettatamente a fine viaggio, quando ormai non speravamo più nella fortuna di una ventana. Resto con un po’ di rammarico per la montagna super affollata, per aver scalato a trenino gli ultimi tiri e infine per aver tirato una fissa sul fungo finale.
Cerro torre
Cerro torre! Una cumbre sognata e arrivata inaspettatamente a fine viaggio, quando ormai non speravamo più nella fortuna di una ventana. Resto con un po’ di rammarico per la montagna super affollata, per aver scalato a trenino gli ultimi tiri e infine per aver tirato una fissa sul fungo finale.
Tutto ciò mi ha lascia un sapore amaro. Ero lì lì per rinunciare mentre, sotto l’ ultimo fungo, aspettavo il mio turno per risalire la corda e saltare in coppa. Avevo perso interesse già da un po’. Che senso ha andare avanti così, mi chiedevo? Certo avrei potuto farmi avanti per scavare almeno il fungo finale, visto che altre cordate avevano aperto le sezioni precedenti. Ma non c’era da confrontarsi “solo” con la difficoltà del fungo finale, sicuramente molto molto duro. C’era da vincere la difficoltà psicologica di mettersi all’ opera sotto gli occhi di alpinisti di punta. E se avessi fatto perdere tempo prezioso a tutti? Non ho avuto il coraggio, forse nemmeno le capacità, chissà, non lo saprò mai… Alla fine ho scelto di salire sulla corda fissata in cima, spinto solo dal pensiero che un domani mi sarei potuto pentire di non aver messo i piedi in cima. Penso di aver fatto la scelta giusta, ma in cuor mio sento che manca qualcosa; manca il Torre come lo avevo immaginato.
Di certo è stata una grandissima esperienza dalla quale ho imparato tanto.
Dopotutto è uno dei posti più belli che abbia mai visto, semplicemente indescrivibile! Andare oltre il Passo Marconi è come varcare la soglia di un altro mondo (per usare le parole di un caro amico).
E allora guardo il lato buono, mi scorrono davanti agli occhi immagini fantastiche: il Torre, la luna e la Egger, lo “yellow” continentale, le tendine sull’elmo, i tunnel di ghiaccio…
E allora faccio i complimenti a tutti i ragazzi e ragazze che ho incontrato lassu! Complimenti e grande stima per Edo Saccaro che ha lottato col fungo allucinogeno e lo ha sconfitto. Grandissimo! Complimenti a Peter ed Andrea che, insieme ad Edo (lo stesso del fungo, ci tengo a sottolineare), hanno condiviso con me questa bellissima avventura!
Alla fine dei conti non posso che essere felice e pensare che è stata proprio fortunata questa prima fugace visita a El Chalten!
Spero solo di tornare in futuro tra queste montagne uniche! Montagne che ti stregano!
Dom
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