Sci Alpinismo in Georgia nel Caucaso - SKI TRIP 2018
Non saprei come descrivere il viaggio nel Caucaso in Georgia, magico, selvaggio, ricco di contrasti. Descrivere un paese, la cui storia è talmente recente da ricordarla tutta a cominciare dalla mia adolescenza, ciò significa due cose: la prima che la Georgia ha una storia recente, la seconda che inizio a farmi vecchio, vabbè però questo non c’entra con questa storia.
La Georgia è un paese ricco di contrasti a cominciare dalla sua capitale, Tbilisi che spazia da palazzi ultramoderni realizzati da architetti famosi a edifici di stampo URSS, alla parte della città vecchia decadente ma con un fascino unico.
Cosi anche come le zone che abbiamo visitato Gudauri e lo Svaneti, dove spazi tra monasteri in cima alle montagne dove i monaci ortodossi ancora presidiano monasteri a 2000mt di quota e stazioni di sci moderne che nulla hanno da invidiare alle alpi dove il nostro modello occidentale spopola, cosi come le speculazioni edilizie delle varie multinazionali del mondo alberghiero.
Insomma grandi contrasti ma un fascino inaspettato. Sono partito, non lo nascondo, un po’ perplesso non sapendo cosa aspettarmi dal Caucaso. Alla fine è stata una piacevolissima sorpresa. Un mix fatto di fantastiche montagne, panorami incredibili, dove le più alte montagne Ushpa, Kazbek, e altre fanno da sfondo, dove lo stile di vita da noi perduto, persiste ancora, insieme al nostro stile di vita occidentale. Con la gente che ha un accoglienza sconcertante ma nel contempo rispettosa. Così ti capita di raggiungere un monastero a più di duemila metri presidiato da un monaco e che gentilmente ci offre tea e biscotti e che in cambio non vuole nulla, e la sera passare a prendere una birra in un locale con musica dal vivo.
Oppure spostarti tra un fuoripista sull’impianto di gudauri con canali con più di mille metri di dislivello e finire sul passo di Kobi lungo una assurda strada che fa da collegamento con la Russia, dove per rientrare sugli impianti devi fare la coda con mega TIR che rientrano o vanno verso la russia su una stradina di montagna piccola e piena di curve e parapetti non protetti , per poi spostarti verso Borjomi e spezzare il viaggio passando per la città natale di Stalin.
Visitare le Terme di Borjomi immerse in una foresta, dove ti rilassi in un clima uggioso ma in un acqua sulfurea, non molto calda a dire il vero, ma con lo sfondo di una montagna innevata che faceva il capolino tra le nuvole, e poi compiere 8h di viaggio e finire ad Ushguli che offre un fascino medioevale con le torri swan che dominano il panorama immersi tra vette fantastiche e le bestie che si ritrovano ad uscire dalle stalle per prendere un po’ di aria e vagare per le strade del paese.
Per poi terminare gli ultimi due giorni passi a Mestia, capitale della regione dello Svaneti ,tra una gita al Laila Pass interrotta causa nebbia in una capanna di tronchi, mentre ti scaldi con un tè che prende il sapore del più buon te della tua vita visto l’ambiente in cui lo bevi a sciare in una super giornata di powder a Telnudi in 60cm di polvere scendendo insieme a tutti locals e no, tra i vari pendii immacolati del resort.
Insomma alla fine we love Georgia e torneremo di sicuro.
Per ripetere questo viaggio
Il viaggio di Sci Alpinismo in Georgia, sul Caucaso, è nel catalogo Mountain Evolution e viene effettuato almeno una volta l’anno. Se sei interessato a questo o altri viaggi, puoi trovare tutte le informazioni ai link sotto.
- Viaggio Sci Alpinismo in Georgia - Caucaso
- Ti piacerebbe sciare in Iran?
- Il racconto del viaggio 2019
Zaf
A seguire un piccolo assaggio delle foto scattate durante il viaggio, l’archivio completo lo trovate al link che segue
Marco Zaffiri del 31-03-2018
Les Abruzzes Con Un Gruppo Di Cugini Francesi
Forse la settimana piu difficile della mi carriera. Insieme a Fred Roulx abbiamo guidato un gruppo in giro per l’Abruzzo immersi in continue nevicate, visibilità zero, ma tanta polvere e divertimento sempre in sicurezza.Marco Zaffiri del 20-03-2018
Corso Di Sci Alpinismo 2018
Forse uno dei corsi di skialp meno fortunati della mia carriera, che però rispetta le condizioni strane di questo inverno. Alla fine dal punto di vista didattico uno dei migliori, gli allievi i due Matteo, Rudy, e Beatrice hanno potuto vivere meglio cosa significa fare skialp anche in condizioni difficili.