Scialpinismo in Abruzzo, quando qualcuno ascolta le tue preghiere
Se Dio esiste non lo so, ma credo che qualcuno ha ascoltato le mie preghiere da qualche parte. Direi che questo può essere il sunto di una settimana con il gruppo di Francesi che Jean Annequin mi ha inviato in Abruzzo.
Quest’anno, 2024, in Abruzzo l’inverno non c’è stato. Non ha praticamente nevicato, o almeno ha nevicato ma solo sopra i 2000mt e non ovunque. Molti dei massicci della zona, Sirente e Velino in primis ma anche la Maiella, erano in condizioni pessime . Il Gran Sasso si salvava perché grazie alla sua quota è riuscito a prendere qualche perturbazione in più e a salvare la neve.
Cosi la settimana scialpinistca con le due Isabelle, Michelle, Natalie, Efisia e Thierry è stata un incubo fino al loro arrivo. Non sapevo cosa inventarmi, la notte pensavo che mi avrebbero linciato dopo le prime due giornate che avrei in qualche modo sfangato ma poi era complicato sopratutto alla luce del fatto che da noi in Abruzzo era da piangere ma su tutto l’arco alpino letteralmente affogavano dalla neve.
Così parto per andare a recuperarli a Fiumicino come un condannato a morte, cercando di spiegargli la situazione e provando ad indorare la pillola amara che avrebbero dovuto ingoiare. Invece sin dal primo incontro ho per fortuna avuto a che fare con gente abituata a viaggiare e che sanno che la neve non la puoi comandare e che sarebbero stati disposti a tutto. Già questo aspetto mi ha rilassato.
Partiamo dalla Maiella visto il meteo che annunciava due giorni di brutto. Cosi prima gita al Blockhaus, quest’anno l’unica in buone condizioni in Maiella. Partiamo e ritorniamo con gli sci a mamma rosa, neve anche decente, insomma riprendo spirito. Secondo giorno le mie ansie si rivelano, decido di salire a vedere se si riusciva a salire sulla Giumenta Bianca o sulla Vespa che avevano fatto la settimana prima. Salendo con il furgone a passo San Leonardo la situazione appare disperata. La giumenta bianca inutile pensarci, occorrerebbe fare 1000mt circa a piedi per sciarne 600, cosi salgo a Lama Bianca almeno guadagno dislivello con la macchina.
La visibilità non è il massimo ma la settimana prima erano saliti magari il caldo ha mangiato qualche metro ma dovrei scamparmela. Partiamo con gli sci in spalla camminiamo 300mt di dislivello circa ma il caldo ci regala una bella sopresa, una bella valanga dentro la rava della vespa, Rovinando quel poco che c’è da sciare, Vabbè saliamo finché riusciamo poi il meteo ci obbliga ad una discesa. Tampì, come dicono i francesi, Abbiamo fatto una piccola avventura lo stesso.
Ci spostiamo sul Gran Sasso. Il tempo brutto dei giorni scorsi salva la settimana pertanto 10cm di neve nuova intorno ai 2000mt cosi oltre ad un paesaggio invernale ci regala delle belle discese nella conca di Campo Pericoli e su Monte Aquila e un Camicia da urlo anche se con un piccolissimo portage.
Finiamo il giro con una visita di Roma alla fine ci sta per chi giustamente si sposta da lontano e ammirare la città Eterna è uno dei fascini che regala il nostro Abruzzo.
Zaf
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Ciaspe’n Folk - Summer Edition in terra d’Abruzzo, giornate di festa all’insegna dello sport e della musica folcloristica. Dal format di Ciaspe’n Folk la Summer Edition è una escursione al tramonto a Rocca Calascio in e-bike con aperitivo e musica folkloristica alla Rocca. La serata prosegue con cena e musica a Calascio da continuare il giorno seguente con e-bike e visite accompagnate.Marco Zaffiri del 22-05-2024
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E niente ci siamo ricascati anche questa volta! Il povero Simone era rimasto da solo per ben 3 volte, quest’anno andava così, la gente mi chiedeva e confermava per i viaggi scialpinistici messi in programma ma poi non si raggiungeva il numero minimo. E come annullavo la partenza via mi chiedeva qualcuno senza poi confermare.