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Abruzzesi sul massiccio del Monte Bianco

del
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Il racconto delle giornate trascorse sul massiccio del Monte Bianco a scalare con Marco, Domenico, Giuseppe e altri amici abruzzesi La partenza era prevista per lunedì ma viste le previsioni meteo la chiamata di Zaff è stata provvidenziale. Anticipata la partenza al sabato siamo riusciti a concederci due giorni pieni sul ghiacciaio e altri due in valle prima dell’arrivo del maltempo.

Ci incontriamo con Marco domenica sera in Val Ferret e dopo un’oretta ci raggiunge anche Domenico di ritorno da una giornata di scalate in giro per il Monte Bianco.

Le idee possibili sono molte ma decidiamo di salire con la prima funivia della mattina per andare a ripetere una via sul Pointe Adolphe Rey.

Arrivati al Rifugio Torino incontriamo Gabriele, Matteo e Luca. Non riusciamo a convincere Gabriele ad unirsi a noi, quindi scaleremo in sei.

Gli itinerari possibili sono numerosi ma una volta sotto la parete, lo stato del ghiacciaio (sceso di 25 metri) ci convincerà a ripetere la via Salluard.

Ogni incertezza sulla scelta fatta sparirà appena iniziato a scalare. La via è bellissima, continua e in un ambiente magnifico.

Le condizioni del ghiacciaio non sono il massimo e lo stress all’idea di doverlo attraversare più volte in questi giorni ci accompagnerà per tutto il tempo.

Rientrati al Rifugio Torino ceniamo e ci concediamo ancora qualche minuto prima di salutarci. Al mattino io e Giuseppe con Zaff andremo al Dent du Géant (4.014 metri), Domenico ha appuntamento con dei clienti per una salita al Gran Paradiso mentre Luca, Gabriele e Matteo andranno a fare l’Aiguille d’Entrèves (3.604 metri).

L'inconfondibile profilo del Dente del Gigante visto dal Rifugio Torino

Il Dente del Gigante è la classica montagna che cattura l’attenzione quando si guarda il panorama di un massiccio. Una scaglia di granito obliqua piantata nel ghiacciaio. Come una cialda nella panna di un cono gelato. Impossibile non notarlo e non pensare di salirlo.

Nel primo pomeriggio siamo di nuovo tutti di ritorno sul terrazzo del Rifugio Torino dove, per una strana coincidenza, incontreremo altri abruzzesi durante un pranzo improvvisato in attesa dell’ultima corsa delle 16:30. Un surreale momento di aggregazione.

L'area abruzzese del campeggio di Morgex

Una volta a valle ci accampiamo in un camping a Morgex. Mentre tutti noi stendiamo ad asciugare vestiti e attrezzatura, Zaff è di nuovo ai fornelli del furgone per cucinare l’ennesima cena. Ormai è pronto per Extreme Master Chef. Il meteo non aveva sbagliato, la pioggia arriva puntuale e prova a rovinare il momento ma con scarsi risultati… ci spostiamo nel bar del campeggio per concludere la serata prima di crollare in tenda in vista del viaggio di rientro che ci aspetta la mattina seguente.

A seguire qualche scatto con la promessa di raccontare nel dettaglio le due uscite sulla via Salluard e al Dente del Gigante.

A presto

Gianluca

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